Moncalieresi deportati nei lager nazisti

BERTOGLIO PIETRO PAOLO 

 

Pietro Paolo Bertoglio nacque a Savigliano il 29 giugno 1894. Partecipò come soldato semplice alla Prima guerra mondiale nel 61° gruppo di artiglieria di montagna, meritandosi una medaglia di bronzo al valor militare.

 

Operaio calderaio presso le Officine di Savigliano, si oppose da subito al fascismo, fu attivo nel diffondere assieme al fratello Filippo volantini contro il regime e subì più volte nella sua città punizioni pubbliche umilianti e la somministrazione di olio di ricino da parte degli squadristi.

 

Nella seconda metà degli anni Trenta si trasferì con la moglie e i due figli a Moncalieri, in via Mazzini 12, nel popolare Borgo San Pietro, e trovò lavoro alla FIAT Lingotto.

Ormai marchiato come sovversivo, continuò ad essere un sorvegliato della polizia politica e quando scoppiarono gli scioperi del marzo 1944, precisamente il 4 di marzo, venne tratto in arresto dai carabinieri per essere deportato nel III Reich.

 

L’11 marzo 1944 fece il suo ingresso nel lager di Mauthausen (matricola numero 56955) e poco dopo fu trasferito nel campo di Ebenseen dove i deportati lavoravano fino allo sfinimento nelle gallerie scavate nella montagna per la costruzione di missili spaziali.

 

Il 17 febbraio 1945 avvenne il suo ultimo trasferimento: entrò nel sottocampo di Gusen dove le condizioni dei prigionieri erano le stesse di Ebenseen se non peggiori e lì due settimane dopo morì, il 2 marzo 1945.

 

Dal 16 gennaio 2018 una “pietra d’inciampo” lo ricorda a Moncalieri in via Mazzini 12.

 

Fonti:

F. MARUFFI, Fermo posta Paradiso: lettere nell’aldilà, Stamperia Ramolfo editrice, Carrù 2002.

L. MONACO, M. PEPE, G. PERNECHELE (a cura di), Testimoni, luoghi, memorie. Viaggi di studio nei lager nazisti. 1998-2006, Città di Moncalieri 2007.

Archivi Arolsen, www.arolsen-archives.org

 
 
 
 

SANDRONEMICHELE 

Michele Sandrone nacque a Moncalieri il 13 luglio 1916. Abitava in via Somalia 24 e trovò lavoro alla FIAT materiale ferroviario. Durante gli scioperi del marzo 1944 fu tra i primi arrestati (3 marzo) forse perché tra gli organizzatori della protesta. 

 

Deportato, giunse nel lager di Mauthausen l’11 marzo 1944 proveniente da Verona.

Gli fu assegnato il numero di matricola 57392 e poco dopo fu trasferito nel sottocampo di Gusen. Non sopravvisse alle terribili condizioni di vita e di lavoro e morì il 30 marzo 1945.

 

Fonti:

 

L. MONACO, M. PEPE, G. PERNECHELE, (a cura di), Testimoni, luoghi, memorie. Viaggi di studio nei lager nazisti.1998-2006, Città di Moncalieri 2007.

Archivi Arolsen, www.arolsen-archives.org

 

 

SATTANINO RINALDO, NANDO

 

Partigiano combattente,deceduto per gli stenti e le sevizie nel lager di Mauthausen-Gusen il 19 aprile 1945 dopo la sua cattura avvenuta in seguito ad un rastrellamento nazifascista nella zona di Villafranca d'Asti.

 

Nato a Moncalieri il 6 febbraio 1926, trascorse la sua giovinezza nel popolare Borgo San Pietro dove divideva il suo tempo tra il lavoro di tornitore meccanico e le partite in una locale squadra di calcio. Nell’estate del 1944, temendo di essere arruolato nell’esercito fascista repubblicano, decide di abbandonare la città e si unisce alla BrigataDomenico Tamietti” inquadrata nella IX DivisioneGiustizia e Libertà.

 

Poco dopo il suo ingresso in formazione un rastrellamento veniva effettuato nella zona di Ferrere, San Damiano d'Asti, Baldichieri sorprendendo i partigiani.

Rinaldo Sattanino, che aveva assunto il nome di battaglia di Nando, veniva catturato prigioniero nel corso di uno scontro a fuoco.

 

Portato alla tristemente famosa sede fascista di via Asti a Torino fu sottoposto a torture e sevizie.

Da qui fu trasferito alle “Carceri Nuove” ed in seguito a Verona, dove proseguì per il lager di Mauthausen-Gusen.

Sattanino fece il suo ingresso nel campo l'11 gennaio 1945 e fu immatricolato col numero 115713.

Della sua permanenza al campo non si sa nulla. La Croce Rossa Internazionale comunicò ai famigliari il decesso avvenuto il 19 aprile 1945.

Una “pietra d’inciampo” lo ricorda in via Mirafiori numero 15.

 

Fonti:

 

E. OCCHIENA (a cura di) Moncalieri ricorda. Cenni storici sui Moncalieresi caduti nella Resistenza, Città di Moncalieri, 1995.

Archivi Arolsen, www.arolsen-archives.org

 

Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, www.istoreto.it/torino38-45/martinetto

Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Banca dati del partigianato piemontese, www.intranet/istoreto.it/partigianato/ricerca.asp

DGA (DIREZIONE GENERALE ARCHIVI), I PARTIGIANI D’ITALIA. Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza. www.partigianiditalia.cultura.gov.it

 

Martedì 16 aprile 2024

Cerimonia della Memoria a cura dei ragazzi delle ragazze delle classiD e 1° E della scuola Nino Costa:

 
  
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I materiali realizzati:
 
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